Informazioni personali

La mia foto
Faccio fotografia da una vita con le mie Canon che si sono evolute in qualità e grandezza nell'arco degli anni. Scegliere me significa non sentire la presenza di un estraneo, ma di un professionista che saprà mettervi a vostro agio dal primo momento, riuscendo a catturare tutta la spontaneità delle emozioni di un giorno speciale per un reportage matrimoniale all'altezza delle vostre aspettative. Sono attivo tutto l'anno in Lombardia, da luglio ad agosto in Sicilia. Non esitare a contattarmi su raf.damiano@gmail.com per un preventivo. Sarà un piacere conoscerci. Portfolio rafdamiano.wixsite.com/rdphotos

lunedì 22 ottobre 2012

Krav Maga. La terza regola.

La terza regola del Fight Club è che se qualcuno grida basta, si accascia o è spompato... fine del combattimento. Insomma è la vittima che deve dire STOP! La terza regola di questo Fight Club è l'esatto opposto. La vittima molla l’aggressore solo quando la sua testa sul pavimento fa STONK! Quindi se stai sotto i colpi è meglio che non apri bocca sennò rischi di morderti la lingua. Non esiste un fermati che ne ho abbastanza, anzi, quello è il momento in cui ne prendi di più perché il tuo compagno sta dando sfogo a tutte le frustrazioni della settimana e se allenti la presa dello scudo, potenzialmente il colpo ti arriva dritto con tutta la sua forza. Fortuna che l’istruttore fa la dimostrazione sempre con lo stesso: Adrien,  un metro e novanta di rumeno, un titano di muscoli e allegria che però la conchiglia la mette sempre, per sicurezza, per ridere un po' di più. È così bravo a fare l’aggressore che, quando le prende tra le espressioni basite degli altri, enfatizza (?) persino i rumori per i colpi subiti. Solo il manichino del Crash Test può competergli alle prossime nomination per Miglior Incassatore. E quando l’istruttore gli chiede scusa se ha preso male le misure andando a segno con un calcio nelle palle o un pugno sulle tempie, lui risponde sempre che è tutto OK. Lo vedi per terra, accasciato, sfinito dalla furia omicida e grideresti: “Il prossimo, Grazie!!!” Invece lui si rialza e riparte, pronto per prenderne ancora. Io temo per lui. O meglio, temo per me. Perché se dovesse mancare alla lezione, la dimostrazione andrebbe fatta con un altro. Allora l’altra sera l'ho ammonito: “Cerca di avvertirci quando stai male.” E lui: “Perché? Tanto io vengo sempre…” “Perché se tu non vieni io resto a casa!” E lui: “Non ti preoccupare, a me piace prenderle!!”  E pensare che ho sempre reputato le discipline imperniate sullo sforzo fisico come il triathlon sport per sadici. Ma qua manco si scherza però. Sarà che mio padre mi ha iniziato al Fight Club in tenera età senza l’opportunità di scambiare il ruolo di vittima e aggressore, ma io preferisco darle che prenderle. Come si dice? Ognuno c'ha i suoi gusti.

Nessun commento: